martedì 10 gennaio 2012

martedì, 26 ottobre 2010

Il grande ritorno della dottoressa Zingarelli

Copia di nikon07 379
Quante finzioni e pericoli ci possono essere nella sfera delle relazioni sentimentali?
Sentimento… Senti, mento!!! Più chiaro di così.
Non riesco a capire come possa esserci ancora in giro tanta gente ingenua: l’italiano ci mette sotto il naso le derive di alcuni nostri modi di mal interpretare alcuni legami.
Innanzi tutto, pare che soltanto un rapporto tra due persone che sperano di diventare o rimanere una coppia si possa definire relazione sentimentale:  sensibili, emotivi, teneri, affettuosi lo siamo solo col moroso o al morosa di turno.
Ma attenzione, secondo l’italiano sono in mora –cioè la tipa ha i capelli scuri-, insolventi: non soltanto fanno regali, ma pagano anche la sopratassa.  Non promettono però che si scioglieranno molto…
In ogni caso attenzione:  tra i morosi o a le morose c’è chi ha il vizio di contrarre debiti. Per definizione, non sembrano in grado di farvi fronte. Non vi lamentate!!!
Gli affetti disinteressati , al confronto, appaiono cinici e imparziali, e ci lasciano indifferenti.
Nel primo caso viviamo all'insegna della passione (cos’è, la croce, o peggio, la via crucis, con tutte le sue stazioni?), nel secondo sviluppiamo una certa freddezza - il nostro vessillo potrebbe allora essere un iceberg… Ma chi disegna un’insegna? certo un professore
 
sabato, 23 ottobre 2010

Il sole balbetta

Copia di nikon07 588
Avete presente quella canzone di Davide Van De Sfroos dove c'è un giardiniere che prepara un mazzo di rose che forse non darà mai alla ragazza di cui è innamorato? Io sono patita dell'immagine del tramonto "quan(d) k'el suul bétéga ", cioè quando il sole balbetta. Forse il giardiniere è balbuziente, e questo è l'unico elemento del testo che ce lo fa intuire.
written by: Malfido time 11:34 | link | commenti (1)
sections: 14- letteratura arte opinioni
giovedì, 21 ottobre 2010

X-Factor

topolino
C’è un concorrente di X-Factor che la gente adora, e che vota sempre, affinchè prosegua nella gara: si chiama Stefano, ha, mi pare, 21 anni, canta bene, ma soffre di una balbuzie molto forte. Due dei quattro giudici del talent show non si spiegano questo consenso, perché lo ritengono un cantante al di sotto del livello degli altri contendenti, e se ne escono con frasi molto pesanti. La giovane donna che ha detto “basta casi umani” ha pensato fosse incoraggiante dirgli: “Per te essere arrivato su questo palco è già una vittoria”. L’altro ha rincarato la dose: “Il confine tra emozionare, commuovere e impietosire è molto sottile”.
Il bisogno che queste due persone hanno di compatire e di commiserare è deprimente. Chiaramente non hanno sviluppato quella sana capacità di comprendere un’altra persona prestando vera attenzione a lei, e prescindendo da se stessi. Altrimenti non avrebbero mortificato Stefano mostrandogli l’immagine che ne hanno loro: quella di un individuo per cui non nutrono lo stesso pudore e lo stesso rispetto che hanno per se stessi.
Va da sé che Lady Tata e Ruggeri, se valessero metà di ciò che si credono, chissà quando varrebbero di più, per sintetizzare questo passaggio con un motto di saggezza popolare che mia mamma usa spesso, di fronte a gente del genere.
Per fortuna il pubblico che si prende la briga di televotare non è come loro, e la cosa a me dà una bella sensazione.
Stefano è un eroe da romanzo, per questo la gente vuole che vada avanti lui, al posto anche di altri, magari vocalmente più preparati e controllati. E’ un giovane di 20 anni che mentre fa l’università sogna di partecipare a un talent show. Questa prospettiva affascina ormai tanti ragazzi come lui. E, nonostante abbia grosse difficoltà nella sfera del linguaggio verbale, ce la fa, riesce a entrare. Accetta tutte le regole: si espone inevitabilmente, in un percorso coerente col suo vissuto e con la logica del programma. Questo non gli risparmia di subire qualche brutto colpo, ma, anche per volontà dei telespettatori, Stefano va avanti.
Qualcuno sostiene che egli inciampa troppo spesso dentro la propria esasperata emotività, e che dunque non può essere un performer. E’ vero, non è impeccabile, e magari ad un certo punto di X-Factor sarà eliminato.
Stefano però è l’unico che, cresciuto col bisogno di colmare uno svantaggio fatto di fatica e di sfortuna, sappia che cosa vuol dire manifestare molte parti di sé, contemporaneamente, senza poterlo evitare, e senza poter fingere nulla. Egli sa benissimo che la gente saprà apprezzare e accogliere alcune sue caratteristiche, personali e professionali, e che per altre dovrà forse quasi scusarsi, e lasciare che qualcuno lo guardi con superiorità.
Perciò succede, nel frattempo, che la profonda delicatezza che esprime nella voce e nei gesti lo sostenga naturalmente, lo manifesti proprio per ciò che io credo che lui sia: il protagonista di un’esperienza di vita paradigmatica, ma che non somiglia a quella di nessun altro. Un eroe da romanzo di formazione, che cresce su se stesso, galleggiando sopra mille opacità, perché ha messo generosamente e coraggiosamente in conto l’opportunità di lasciar sbranare il proprio vero cuore da ogni persona che incontra.

L’esistenza ferita


nikon07 285Da alcuni giorni, so che non sono l’unica, penso ad una ragazza, e al suo ultimo volo. Vorrei che fosse andata diversamente, non so capire. Il mistero della sua esistenza, del suo dolore, suscita in me profondo pudore e rispetto.
Povero ragazzo, non c’è niente da fare. Ho scoperto la tua orrenda ferita: questo fiore nel tuo fianco che ti porta alla morte […]. “Mi salverai?” mormora singhiozzando il fanciullo, abbagliato dalla vita che è nella sua ferita.
Franz Kafka, Un medico di campagna, 1919

Non sento mai la parola “fuga”
senza un colpo al cuore.
Un’improvvisa attesa –
un impulso al volo.

Non sento di prigioni smisurate
abbattute da soldati, senza scuotere
le sbarre della mia – come un bambino-
per fallire ancora una volta.

Emily Dickinson, 1859
written by: Malfido time 18:07 | link | commenti
sections: 10-azioni
mercoledì, 20 ottobre 2010

Goodbye my dear one, my true one

raya
La travolgente, allegra, dolcissima Raya saluta tutti i suoi amici.
Grazie infinite a Davide.
written by: Malfido time 07:43 | link | commenti (7)
sections: 03-animali, 14- letteratura arte opinioni
lunedì, 18 ottobre 2010

Citazione Walden del mese


neuschwansteinIf you have built castles in the air, your work need not be lost. That is where they should be. Now put foundations under them.
Henry David Thoreau, Ça va sans dire...

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